Giovanni Piazza
«Sono
così
avanti
che
se
mi
guardo
indietro
vedo
ilfuturo”
(anonimo)
.
Poi
ho
scoperto,
all’università
aperta
di
Imola,
un
corso
di
pittura
dove
ho
incontrato
due
maestri
straordinari
Giovanni
Bellettini,
ottimo
scultore,
e
Nevio
Bedeschi,
ottimo
pittore,
che
mi
hanno
aiutato
a
capire
cosa
significa
rappresentare
qualcosa,
il
valore
di
un
segno,
l’importanza
di
un
colore,
la
profondità di campo, la prospettiva e cosi via.
Ho
così
imparato
a
guardare
un
filo
d’erba,
un
prato,
un
albero,
un
bosco,
una
casa,
un
borgo
con
un
occhio
diverso,
più
attento
alle
viste,
alle
linee
ai
colori
che
non
dovevano
essere
reali,
ma rappresentare la realtà.
Quello
che
faccio
oggi
sono
scorci
di
vita
rappresentati
con
metodi
diversi
e
colori
diversi,
l’uso
dei
colori
primari
per
poi
spostarsi
sul
giallo
il
rosso
e
il
nero,
delle
sfumature
dell’ocra
…..
il
tutto
rappresentato
da
un
punto
di
vista
del
disegnato,
quasi
fumettizzato,
o
dal
punto
di
vista
del
vero, il più possibile reale .
Ciao a tutti Giovanni